Bilbao in tre atti

Il mondo non basta

Pierce Brosnan, alias James Bond, in una scena nel film Il mondo non basta si lancia dal quinto piano di un edificio di calle Alameda Mazarredo 63 atterrando sul marciapiede. Da lì successivamente, con la sua valigetta attraversa il ponte La Salve, con il Guggenheim di Bilbao sullo sfondo. L'iconico museo, progettato dall'architetto canadese Frank O. Gehry, è sorvegliato dalla scultura floreale Puppy, altra attrazione cittadina, opera dell'artista Jeff Koons. Negli ultimi 25 anni, questa riproduzione canina, alta 12,4 metri ha assistito al passaggio di a quasi 25 milioni di persone.

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Nel maestoso Salón Árabe del Municipio di Bilbao è stato dato il ciak di inizio a una serie girata in oltre 70 località della Bizkaia. All’interno di questa grande sala vediamo l’attrice basca Itziar Ituño interpretare la candidata alla carica di sindaco della città. Con oltre 30 milioni di visualizzazioni a due settimane dal lancio, questa produzione Netflix ha riscosso enorme successo, classificandosi come la serie non in lingua inglese più vista sulla piattaforma e l'ottava al mondo, superata solo da titoli come "Strangers Things" e "Peaky Blinders".

Ondata di crimini(Ola de crímenes)

Il film "Ola de crímenes", diretto da Gracia Querejeta e interpretato da Maribel Verdú e Antonio Resines , è stato girato tra Ponte Zubizuri e Palazzo Olabarri . È impossibile non notare nella pellicola l'imponente Torre Iberdrola , l'ottavo edificio più alto della Spagna, progettato dall'architetto César Pelli. La torre è un elemento presente anche in un'altra commedia, "García y García", diretta da Ana Murugarren e interpretata da José Mota e Pepe Viyuela . Il film è stato premiato al Festival del Cinema di Malaga del 2021 e ha riscosso talmente tanto successo che il sequel è già previsto.

Il Buco

"El Hoyo" (Il Buco) è una pellicola diretta dal regista bilbaino Galder Gaztelu-Urrutia che ha riscosso un grande successo in tutto il mondo e ha vinto quattro premi al Festival di Sitges, un Goya e il Premio del Pubblico al Festival di Toronto. È stato girato in un capannone industriale a Punta Zorroza , ai margini della Ría e nei locali dell'ex sede di Harino Panadera, nel quartiere di Irala a Bilbao. Il padiglione di Zorroza, set del film, si trova in un'area che ha ospitato impianti e aziende portuali fin dall'inizio del XX secolo. Proprio di fronte, attraversando l'estuario, si trova l'isola di Zorrotzaurre, altro ex sito industriale attualmente in fase di recupero che sarà destinata a ospitare edifici residenziali, parchi tecnologici, sedi di imprese sostenibili e aree verdi.

Handia

Nel film "Handia", Eneko Sagardoy interpreta Miguel Joaquín Eleizegi, un uomo nato nel 1818 ad Altzo (Gipuzkoa) e noto per la sua straordinaria statura. Alto ben 2,42 metri, raggiunse una grande popolarità e viaggiò per mezza Europa per essere esibito alla presenza di personaggi illustri come la regina Isabella II di Spagna e la regina Vittoria d'Inghilterra. Il film è stato un grande successo e ha ricevuto diversi premi, tra cui dieci Goya su tredici nomination e due premi al Festival Internazionale del Cinema di San Sebastian, ottenendo anche un’ottima accoglienza all’uscita nelle sale e su Netflix.

"Handia" è stato girato in diverse location di Bilbao, tra cui il retro del Palazzo della Diputación Foral (la Provincia) di Bizkaia sulla Gran Vía di Bilbao, dove vediamo il protagonista camminare accanto a una carrozza in una giornata nevosa. L’edificio, costruito nel 1900, è un esempio di architettura eclettica caratterizzato, nella parte posteriore, da un imponente arco di 15 metri di altezza e 10 metri di diametro, che fa da cornice alla scena che ricrea una strada londinese.

Il quarto passeggero

Nella commedia "Il quarto passeggero", diretta dal regista di Bilbao Álex de la Iglesia, i protagonisti attraversano l'Ensanche, il centro commerciale e finanziario del capoluogo basco, dove si trova la rappresentativa Gran Vía. Nella storia, Julián, un cinquantenne divorziato, decide di usare un’App per condividere un viaggio a Madrid con la sua auto. Uno dei passeggeri è Lorena, che lo aspetta nell'elegante e cosmopolita Plaza de Don Federico de Moyúa.

70 Binladens

Inaugurata nel 1995, con 49,16 km di binari e 49 stazioni distribuite su tre linee, la metropolitana di Bilbao è una delle principali attrazioni della città. Il progetto urbanistico dell'architetto britannico Norman Foster è stato realizzato utilizzando principalmente acciaio, cemento e vetro per creare una struttura spaziosa e confortevole. Gli ingressi alle stazioni della metropolitana, sparsi per tutta la città, nonché gli interni sono visibili nel film 70 binladens, in cui il protagonista riflette su una rapina in banca ad Alonsotegi, un comune nei pressi di Bilbao. La pellicola di Koldo Serra offre scorci del capoluogo basco (Ponte La Salve con il Museo Guggenheim sullo sfondo e il ponte pedonale Campo Volantín) e di Getxo (le spiagge Arrigunaga e La Galea) che si vedono nel finale del film.

Deragliati (Descarrilados)

La stazione di Abando-Indalecio Prieto è uno dei luoghi più simbolici di Bilbao. Con un'imponente volta in ferro e una vetrata interna larga 15 metri e alta 10, composta da 301 tasselli artistici che rappresentano la vita e i costumi della città, è stata utilizzata come location per diversi film, come "Descarrilados", che racconta le peripezie dei protagonisti durante un interrail, e "Cuando dejes de quererme".

Vivere alla grande (La vida padre)

Il Casco Viejo di Bilbao è uno dei luoghi più autentici della città, il quartiere più antico e storico, con strade che trasudano passato e vitalità e che costituiscono uno dei più grandi centri commerciali all'aperto della costa cantabrica. Il cuore di Bilbao custodisce le chiese e i monumenti più antichi della capitale e fa da ambientazione a molte scene del film "La Vida Padre", una commedia con Karra Elejalde e Enric Auquer, in cui la gastronomia è la grande protagonista.

Il film di Joaquín Mazón si svolge in luoghi emblematici come il Teatro Arriaga, uno dei principali teatri della Spagna e uno degli edifici più importanti della città. Inaugurato nel 1890, di stile neobarocco risalente alla fine del XIX secolo, è stato progettato dall'architetto Joaquín de Rucoba e dedicato al compositore di Bilbao Juan Crisóstomo de Arriaga, noto come "il Mozart spagnolo". Nel mese di agosto dal balcone centrale della facciata principale viene lanciato il txupin (razzo) che annuncia l'inizio della Aste Nagusia o Semana Grande di Bilbao.

La linea invisibile (La víctima número ocho)

Il Mercado de La Ribera, tappa obbligata del Centro Storico, è uno dei mercati generali coperti più grandi d'Europa che offre deliziosi prodotti freschi provenienti da tutto il territorio. Dall'altra parte dell'estuario si trova Bilbao la Vieja, il quartiere più antico della città, noto per essere la zona più multiculturale di Bilbao, con particolarissimi negozi di design, librerie indipendenti, saloni di bellezza, ristoranti all’avanguardia e spazi artistici. In queste strade è stata girata una parte della serie "La linea invisibile" che racconta la storia del primo attentato dell'ETA che ha segnato i successivi 50 anni di storia spagnola.

La vittima numero 8

La serie "La vittima numero 8" racconta la storia di un attacco terroristico di apparente matrice jihadista nel centro storico di Bilbao, noto come le Siete Calles (Sette Strade). L'inseguimento tra l'agente di polizia Koro e il personaggio di Omar si svolge nelle strade del Casco Viejo e attraversa luoghi rappresentativi come la cattedrale basilica di Santiago, costruita nel XV secolo in stile gotico e ristrutturata in diverse occasioni (l'ultima nel 2000), che dal 1949 ospita la diocesi di Bilbao.

Contrattempo (Contratiempo)

Il nome popolare con cui è conosciuto l'aeroporto di Bilbao è La Paloma (colomba) per via del suo particolare design opera dell'architetto Santiago Calatrava. A 12 chilometri dal centro della città, è stato il set di film come "García y García" e "Contratiempo". Il suo terminal è una delle componenti sceniche più importanti della commedia di Ana Murugarren: l'arrivo dei protagonisti (Pepe Viyuela e José Mota) al terminal.